Dalla 180 alla Nuova Psichiatria

Contestazione al convegno di Montevarchi "Diversi e uguali"

VECCHIE E NUOVE FORME DI CONTROLLO

Dalla 180 alla Nuova Psichiatria

Il comune di Montevarchi ha oggi organizzato un’intera giornata di convegni per promuovere la “nuova psichiatria” partorita
dal centro-destra e, in particolare per pubblicizzare la
nuova proposta di legge presentata dall’on.
Burani-Procaccini, che riformerà la struttura psichiatrica
italiana.

La proposta di legge del centro-destra cancellerà con un colpo di spugna la legge 180 ( o legge Basaglia) che, se pur in
maniera parziale e contraddittoria, aveva reso possibile
alcune
importanti trasformazioni in ambito psichiatrico, come per esempio
la chiusura dei manicomi e il riconoscimento di alcune garanzie per i cosiddetti “malati di mente”.

Anche la 180, comunque, presenta notevoli limiti, determinati
proprio dai presupposti che l’hanno ispirata. Si eliminano i manicomi, ma non il principio di “manicomialità”, in base
al
quale chiunque può essere etichettato come malato di mente,
dunque recluso, emarginato e invalidato socialmente.

La proposta di legge Burani-Procaccini ribadisce le linee guida seguite nella 180, riuscendo però a peggiorare una
situazione
già di per sé drammatica. Riconoscendo la  cronicità della  “malattia mentale” e la
presunta pericolosità del “malato”, la Burani-Procaccini,
ripropone modelli, strutture professionali e circuiti
tipicamente manicomiali che riportano la psichiatria ai livelli arcaici del secolo scorso.

Si riaprono i vecchi manicomi, si creano nuove strutture diffuse capillarmente nel territorio, basate sull’esclusione e
sulla stigmatizzazione di individui, i quali, una volta
caduti nella ragnatela psichiatrica, porteranno addosso per
tutta la vita il marchio di una presunta inferiorità.

I limiti della 180, mettono in evidenza l’impossibilità di
riformare in senso democratico una disciplina che, come la
psichiatria, democratica non è, e non potrà mai essere, data la
sua incompatibilità con la libertà umana, il diritto alla
differenza e il suo essere inevitabilmente asservita alle logiche
del potere dominante che l'ha inventata per annullare<br /> qualsiasi tipo di dissenso.

Ci
sembra necessario comunque lottare contro questa riforma che,
nell’immediato, peggiora ulteriormente la condizione di chi
quotidianamente subisce la violenza ed il controllo
psichiatrico.

NÉ MANICOMI, NÉ GALERE

COLLETTIVO ANTIPSICHIATRICO VIOLETTA VAN GOGH

TEL. VIOLA DI MILANO  via transiti 28

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