Chi siamo (It, en, fr)

(english version below … version francaise au fond) 

A Firenze esiste da alcuni anni il gruppo Violetta Van Gogh, un nome come un'altro per
vedersi e scambiare idee su come combattere l'impostura psichiatrica.

Di fronte alla pretesa scientificità della psichiatria noi denunciamo
l'arbitrarietà e la barbarie di strumenti come il trattamento sanitario
obbligatorio (il T.S.O. è un sequestro di persona legalizzato che
impone a chi lo subisce un bombardamento di farmaci deleteri per il
fisico e per la psiche, in non pochi casi somministrati a persone
legate al letto di contenzione) l'elettroshock e le puerili forme di
rieducazione (nei centri di recupero) offensive della dignità della
persona. Per non parlare del marchio infame e degradante che viene
incollato addosso per sempre a chi subisce trattamenti psichiatrici.

Vogliamo denunciare inoltre le responsabilità politiche che mantengono
questo stato di cose per assecondare gli interessi delle multinazionali
della terapia (industrie farmaceutiche, manualistica, università,
scuole terapeutiche di vario tipo).
L'industria dei rimedi contro la cosiddetta malattia mentale è tra le
più fiorenti in Italia e nel mondo, ogni anno vengono messe in
commercio gocce per dormire, pasticche per non piangere, pillole per
sentirsi su: solo per il Tavor i medici italiani firmano ogni anno
17 milioni di ricette, l'elettroshock torna in auge e nelle nostre
città non passa giorno senza che il sindaco non autorizzi un T.S.O.

Nel momento in cui si fa tanto strepito per riportare il "malato di
mente" alla "normalità", un aspetto importante viene a galla : cosa è
questa "normalità" ?
Proviamo ad ascoltare i discorsi normali della gente normale, ad
esempio sugli autobus, o nelle file in ufficio o in altri luoghi di
"normalità.

Alcuni esempi :

Gli zingari nascono ladri, è nella loro natura, non si piegano –

Chi ha voglia di lavorare un posto lo trova sempre, basta adattarsi –

I matrimoni durano se si sa sopportare –

Bisogna sacrificarsi e alzarsi la mattina presto, se non si vuole perdere la giornata –

Non c'è che dire, con la "normalità" si passa la maggioranza del tempo
a piegarsi, adattarsi, sacrificarsi e sopportare. Il senso della vita e
dell'essere si perde nel meccanismo/uomo, vero è proprio bulloncino di
carne infinitesima parte che deve inserirsi, funzionare, girare,
annullarsi come individualità unica e irripetibile nella mostruosa
macchina sociale.

Nel secolo diciannovesimo gli operai che si volevano ribellare al
padrone gettavano i loro zoccoli di legno, in francese "sabot", negli
ingranaggi delle macchine: era l'estrema difesa di gente costretta a
lavorare per un progresso che gli si ritorceva contro.

Oggi ci si piega piuttosto ai consumi, siamo costretti a comprare:
espulsi dall'ingranaggio produttivo, ci viene chiesto di aiutare la
crescita economica acquistando beni e servizi e, come si è visto, i
servizi psichiatrici sono in piena espansione.

A questo punto c'è da chiedersi : si può bloccare l'ingranaggio della
psichiatria inserendo qua e là la ciabattina del ricoverato o lo
zoccolo dell'infermiere ?

Mai come in questo momento la psichiatria viene usata a scopi
che sono o apertamente politici o comunque funzionali al mantenimento
di un certo ordine sociale (persecuzione degli oppositori :
recentemente un ragazzo si è presentato al nostro gruppo per denunciare
che, intenzionato ad aderire al movimento per lo sbattezzo organizzato
dal circolo anarchico Papini di Fano (PS) è stato minacciato dal
parroco, da cui era andato a richiedere la cancellazione dal registro
parrocchiale come da regola del suddetto movimento, di essere
sottoposto a T.S.O. se non avesse desistito dall'impresa. In altri
tempi sarebbe stato approntato il rogo, oggi i nuovo inquisitori usano
la chimica).

Chi fosse interessato all'attività del gruppo può intervenire agli
incontri che si tengono ogni martedì alle 21.30 presso la sede del
Movimento di Lotta per la casa, in via Palmieri 11/r.

oppure può
scrivere all'indirizzo e-mail :

violettavangogh@inventati.org

Poiché l'argomento è ampio e richiede un minimo di approfondimento su
alcuni aspetti tecnici, ci siamo organizzati in sottogruppi, per il
momento tre : uno sugli psicofarmaci, uno sugli aspetti giuridici dei
trattamenti psichiatrici e uno sull'informazione e la comunicazione.


In Florence we have formed a group called Violetta Van Gogh.

We are against the alleged scientific nature of psychiatry…we
denounce the arbitrary and barbaric use of compulsory health treatment
(it is legalised kidnapping which imposes drugs harmful to the body and
psyche, in many cases given to people fastened to a bed); we denounce
electroshock and hospitalization as rehabilitation in recovery centers.
Those who suffer psychiatric treatments of this type will never recover
from such a disgrace.

Furthermore, we denounce politicians who support the interests of
multinational psycho-pharmacological corporations (including research
universities and therapeutic schools). The psycho-pharmacological
industry is one of the most growing industries in Italy and in the
world. Every year more and more sleeping pills and antidepressants are
sold. Every year Italian physicians sign 17 million prescriptions;
electroshock is becoming a more common treatment. In our cities every
day the government (municipality) and psychiatric associations are
authorising these compulsory health treatments.

There is a lot of talk about curing the "mental illness". But what
is a normal person? Let's thin kabout the conversations of normal
people, for example in buses,or in the queue at work or in other normal
places.

Some examples:
gypsies are thieves, it is in their nature; they don't submit.
Those who want to work can always find a job; you have to adapt to the situation.
Marriage survives if one perservers.
You have to get up early in the morning, if you don't want to waste the day.

A
normal person spends most of the time trying to adapt, to change, to
sacrifice, and to endure. The meaning of life is forgotten in a
"mechanical man", a flesh bolt in the wheel of life, who is forced to
work, loosing  his unique individuality in the monstrous social
machine.

In the XIX century workers rebelled against the
management throwing their wooden clogs, sabot in French, inside the
machines: it was the only way these people could revolt  against
so called progress. Today we tend to consume, having to buy more and
more. We are forced to help economic growth by buying unnecessary goods
and services.

Psychiatric services are in expansion. Let's ask
ourself: could we stop the psycho-pharmacological industry inserting
the slipper of patient or the clog of nurse?

Nowadays psychiatry
has political objectives; it is functional to maintain a social order
persecuting adversaries. Recently, a boy denounced in our group that
the priest wanted eliminated his name from the parish register because
he joined the anarchic circle Papini of Fano (PS). In the past he could
have been burned at the stake; today new inquisitors use chemistry).

People
interested in the activity of our group could partecipate in the
meetings (Wednesday at 21.30 in the seat of Movimento di Lotta per la
casa, in Via Palmieri 11/r

or could write an e-mail to

violettavangogh@inventati.org

This
vast subject requires talks about the technical aspects. We are
organised in three subgroups: medicines, juridical aspect of
psychiatric treatments, information and communication.


A Florence est né le groupe Violetta Van Gogh, un nom comme un autre
our nous rencontrer et échanger des idées sur notre lutte contre
'imposture psychiatrique.

Afin de faire front à la prétention scientifique de la psychiatrie,
ous dénonçons l'arbitraire et la barbarie d'instruments comme le
raitement sanitaire obligatoire (le TSO est la séquestration légale
d'une personne, alors forcée de subir un gavage médicamenteux
destructeur pour son corps et son esprit, alors qu'elle est bien
souvent attachée sur un lit de contention), les électrochocs, et les
formes infantilisantes de rééducation, offensantes pour la dignité de
la personne (dans des centre de récupération). Sans parler de la marque
d'infamie et de dégradation accolée pour toujours à ceux et celles qui
subissent des traitements psychiatriques.

Nous
voulons encore dénoncer la responsabilité des politiques qui
maintiennent cet état de fait pour assurer les interets des
multinationales de la thérapie (industries pharmaceutiques, manuels
officiels comme le DSM IV, université, écoles thérapeutiques de
différentes sortes).

L'industrie des médicaments contre les soi-disantes maladies mentales
est des plus florissante en Italie et dans le monde, qui chaque année
va lancer sur le marché des gouttes pour dormir, des pastilles pour ne
pas pleurer, des pilules pour se sentir bien : rien que pour le Tavor,
les médecin italiens signent chaque année 17 millions d'ordonnances,
les électrochocs reviennent à la mode, et dans notre ville, il ne se
passe pas un jour sans que le maire n'autorise un TSO.

En ces temps où on nous assourdi avec le retour à la "normalité" du
"malade mental",une question nous taraude : qu'est-ce donc que cette
"normalité"?

Alors, écoutons les on-dits normaux des gens normaux, dans les autobus,
les bureaux, où dans quelque autre lieu de la normalité:

— Les gitans naissent voleurs, c'est leur nature, ils n'y peuvent rien.

— On trouve toujours du travail quand on cherche bien, il faut s'adapter…

— Un mariage peut durer si on sait le suporter.

— L' avenir appartient à ceux qui se lèvent tot, et qui savent faire des sacrifices.

Ce n'est pas peu dire qu'avec la "normalité", on passe la plus grande
partie de notre temps à se sousmettre, s'adapter, se sacrifier et
suporter. Le sens de la vie et de l'etre se perd dans ce mécanisme/etre
humain, véritable boulon de chair, infinitésimale partie qui doit
s'inserrer, fonctionner, tourner, s'annuler comme individualité unique
et non reproductible dans la monstrueuse machine sociale.

Au XIX° siècle, les ouvriers rebelles jetaient leurs sabots de bois
dans les engrenages des machines : le sabotage était l'ultime défense
de ces gens contraintes de travailler pour un progrès qui se retournait
contre elles.

Aujourd'hui
et dans nos contrées, c'est plutot le consomateur qui paye, et nous
sommes contraint-es d'acheter : expulsé-es de l'engrenage productif,
notre role dans la croissance économique est d'acquerrir biens et
services, et, comme on l'a vu, les services psychiatriques sont en
pleine expension.

On peut alors se demander : est-il possible de
bloquer l'engrenage de la psychiatrie en inserrant çà et là nos
chaussures d'infirmier-e ou de patient-es?

Une carracteristique de notre temps est l'utilisation jusque là
inégalée de la psychiatrie dans les buts ouvertement politiques ou
néssaire au maintient d'un certain ordre social. (Persécution d' un
opposant : récemment, un jeune homme s'est présenté à notre groupe et
nous a raconté l'histoire suivante : alors qu'il avait l'intention
d'adhérer au mouvement pour la débaptisation organisé par le cercle
anarchiste Papini à Fano dans les Marches, il a été menacé par le
pretre par qui il lui fallait passer pour se faire rayer des registres
paroissiaux d'un TSO s' il n'abandonnait pas son entreprise… La
chimie est le bucher moderne de l'inquisiteur d'aujourd'hui.).

Qui est intéressé-e par les activités du groupe peut nous écrire à l'adresse électronique la psychiatrie suivante :

violettavangogh@inventati.org
et consulter notre site

www.inventati.org/antipsichiatria.

Enfin,
afin d'examiner plus avant le sujet, et sur des points qui présentent
des aspects techniques, nous sommes organisé-es pour le moment en 3
sous-groupes : un sur les médicaments, un sur les aspects juridiques
des traitements psychiatriques, et un sur l'information et la
communication.

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