Roba da psichiatri

Riceviamo dal collettivo Antonin Artaud di Pisa e molto volentieri pubblichiamo.

Con la pubblicazione di questo racconto il collettivo Antonin Artaud si pone come megafono della storia di una giovane donna che da un momento all’altro ha visto scatenare contro di sé una violenza inaudita da parte della psichiatria.
La ragazza è stata condotta in un reparto psichiatrico contro la sua volontà e contro quella dei suoi familiari, e sottoposta a un bombardamento farmacologico tale da farle rischiare la vita, che le ha provocato danni fisici irreversibili.
Abbiamo deciso di rendere pubblica questa vicenda con l’intento di mettere in luce i veri meccanismi con cui, in pratica, opera la psichiatria e nella speranza che sempre più persone trovino il coraggio di denunciare gli abusi subiti.

Roba da psichiatri

Sono una ragazza di 33 anni ed abito in Versilia.. Nell’ottobre 2005 ho subito un T.S.O. Continue reading

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T.S.O – T.S.V. Guida all’autodifesa

T. S. o. e T. S. v.

GUIDA ALL 'AUTODIFESA

Collettivo Antipsichiatrico Violetta Van Gogh

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Cosa c’entrano gli sfratti con gli usi e gli abusi psichiatrici?

Vogliamo denunciare uno dei tanti sfratti che quotidianamente vengono eseguiti a Firenze.

E’
la storia di una giovane donna, incinta di sei mesi, mamma di una bimba
di 10 anni, di origine marocchina e cittadina italiana da dieci anni…

Trovandosi
in difficoltà a pagare 1200 euro di affitto al mese, si rivolge ai
servizi sociali per avere un aiuto economico. L’assistente sociale,
anziché proporre una soluzione abitativa, le fissa un appuntamento con
lo psichiatra. Siamo a febbraio del 2004.

Intanto il tempo passa
senza che la situazione cambi. Il giorno dello sfratto, fissato per il
3 dicembre, nonostante l’ufficiale giudiziario avanzi l’ipotesi di
rinviare il provvedimento di un mese, l’assistente sociale insiste per
una soluzione inadeguata e crudele: il ricovero coatto in psichiatria!

Quindi
arriva un’ambulanza e, nonostante la donna mostri un certificato medico
che le prescrive riposo per il rischio di aborto, viene bloccata in un
angolo da cinque uomini, gettata sul letto e, tenuta ferma, le vengono
praticate due iniezioni pesantissime per sedarla. Si saprà, diversi
giorni dopo, che i farmaci in questione sono due neurolettici
(antipsicotci), Largactil e Farganesse, quest’ultimo è un antistaminico
che amplifica e potenzia l’effetto degli antipsicotici, con il
risultato di una sedazione immediata. Questi farmaci, che provocano in
genere gravi conseguenze,  possono avere, come sottolineato anche
dal Ministero della Salute, “effetti dannosi sul feto in qualsiasi
periodo della gravidanza. E’ importante tenere sempre presente questo
aspetto prima di effettuare una prescrizione in una donna in età
fertile. Questi farmaci possono alterare la crescita e lo sviluppo
funzionale del feto, o avere effetti tossici sui tessuti fetali”.

Subito
dopo, con una diagnosi di “agitazione psicomotoria dovuta allo sfratto”
(oltre al danno la beffa!), la donna viene ricoverata nel reparto di
psichiatria a S. M. Nuova con una proposta di T.S.O.In realtà il medico
e gli infermieri dell’ambulanza, oltre a tutti i presenti, complici del
violento sfratto, hanno messo in pratica un vero e proprio sequestro di
persona! Non si può parlare di trattamento sanitario obbligatorio
infatti perché: non c’è stata una visita psichiatrica, non é stato
convalidato il T.S.O. da un secondo medico del servizio pubblico, come
d’obbligo di legge, quindi mancava ovviamente anche il provvedimento
del Sindaco e la conseguente notifica. Come se tutto questo non
bastasse, la persona non è stata informata né su quali psicofarmaci le
hanno forzatamente iniettato, né sulla struttura di ricovero.

Al
risveglio, diverse ore dopo, lo psichiatra di turno in reparto non le
comunica il regime di ricovero e, mentendo, dice che deve rimanere lì
per sette giorni come se fosse in T.S.O., compiendo così un abuso in
atti d’ufficio. Dopo tre giorni di reclusione, le conseguenze dei
maltrattamenti subiti le provocano una minaccia d'aborto: passerà
dodici giorni in ginecologia a Torregalli.

In un sistema
economico basato sulla disuguaglianza, un esplicito bisogno economico e
sociale, come quello della casa, viene considerato e trattato come un
disturbo della mente. Tutto ciò prefigura il completo spostamento del
disagio sociale, e in primo luogo abitativo, all’interno di
problematiche psichiatriche. Spostare il problema, facendo passare una
contraddizione sociale come una malattia organica o mentale serve a
estendere il controllo e la possibilità di intervento.

E’
evidentemente più funzionale etichettare un individuo come pazzo ed
escluderlo, mascherando così la contraddizione, anziché affrontare i
problemi reali di ognuno. Sono tante le persone che da anni marciscono
nelle liste d'assegnazione dell'ufficio casa. Il T.S.O. immediato e la
prescrizione di psicofarmaci non devono diventare possibili risposte.

Del
resto l’esclusione sociale ha radici antiche: nel 1657 nasce a Parigi
il prototipo dei futuri manicomi, l’Hôpital  général, per
recludere poveri e mendicanti.Per il sistema dominante è stato da
sempre più accettabile un “pazzo” rinchiuso in manicomio che l’evidenza
della disfunzionalità del  sistema stesso.

Oggi le cose
sono solo apparentemente cambiate. La tutela dei diritti, rappresentata
dalla legge in vigore, viene frequentemente elusa dalla psichiatria con
la connivenza politica.

Nella nostra esperienza di collettivo
antipsichiatrico, e dopo un anno di Telefono Viola, abbiamo raccolto
numerose testimonianze e denunce sugli abusi della psichiatria. La
storia che abbiamo raccontato non è un caso isolato. Abbiamo visto la
psichiatria all’opera con i bambini, con la sperimentazione di farmaci
potenzialmente mortali, conosciamo la pratica dell’elettroshock per la
“cura” di sofferenze esistenziali e denunciamo ogni giorno le pratiche
coercitive che la contraddistinguono. 

La psichiatria esce allo scoperto e si mostra nel ruolo che più le compete, una forma subdola e violenta di controllo sociale!

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Dalla padella alla brace

…OVVERO LE NUOVE PROPOSTE DI LEGGE IN MATERIA PSICHIATRICA

Intro

La psichiatria, le sue forme, i suoi strumenti sono resi inattaccabili
dal silenzio di cui sono riusciti a circondarsi, grazie alla falsa
legittimazione scientifica di cui godono e al pregiudizio sociale,
intorno alla cosiddetta "malattia mentale".
Anche grazie a questo silenzio, il governo di centro-destra, sta
discutendo due nuove proposte di legge (la n°174, On. Burani
Procaccini, ForzaItalia e la 152 On. Cè, Lega Nord), che prevedono
forme emarginanti e criminalizzanti proprie di un secolo fa, e che si
inseriscono in un più ampio disegno, già attuato dal centro-sinistra,
di smantellamento totale dello stato sociale e di privatizzazioni
selvagge degli enti pubblici.

Attualmente le istituzioni psichiatriche sono regolate dalla 180, o legge Basaglia, così detta dal nome del suo ispiratore.
Approvata nel 1978, la 180 racchiude le istanze della nuova corrente di
"psichiatria non autoritaria", nota come "Psichiatria Democratica",
composta soprattutto da chi già aveva lavorato all'interno delle
istituzioni manicomiali e che adesso si poneva come obiettivo
principale la riforma in senso democratico delle strutture
psichiatriche e della psichiatria stessa. Proprio per questo la
proposta principale della nuova legge riguardava la chiusura dei
manicomi, di cui non si riconosceva più la funzione terapeutica.
Dopo 24 anni dalla sua entrata in vigore, gli effetti della legge sono
comunque parziali, a causa di limiti oggettivi presenti nella legge
stessa e nei presupposti che l'hanno ispirata.
La critica della 180 alle istituzioni manicomiali non ha infatti alcun
senso visto che essa mantiene inalterato il principio di MANICOMIALITÁ,
in base al quale chiunque può venire arbitrariamente etichettato come
"malato di mente" e quindi, rinchiuso, emarginato e invalidato
socialmente.
Riconoscendo la possibilità di ricorrere a pratiche quali l
l'elettroshock e il Trattamento Sanitario Obbligatorio, e conservando
istituzioni come l'Ospedale Psichiatrico Giudiziario, la riforma non
intacca minimamente l'aspetto totalitario e coercitivo che da sempre
caratterizza la psichiatria.
Inoltre, nonostante le istituzioni manicomiali vengano in parte
smantellate, il manicomio continua comunque ad esistere attraverso le
nuove strutture psichiatriche che lo sostituiscono (tra cui i reparti
ospedalieri, le case-famiglia, i Centri di Igiene Mentale), le quali,
dietro l'ipocrita maschera, spennellata di demagogico buonismo
catto-italiota, continuano a portare avanti le uniche funzioni di cui
la psichiatria è capace: la repressione e il controllo sociale.
Piccoli appartamenti prendono il posto di grandi camerate; i
trattamenti psicofarmacologici si sostituiscono alle più "inumane"
strutture di contenzione.
Ma la psichiatria continua a ghettizzare in microcosmi protetti e
separati chi, sulla base di giudizi morali privi di fondamento
scientifico, è ritenuto diverso, improduttivo, pericoloso socialmente,
o più semplicemente chi non ha intenzione di ritenersi malato e di
subire violenze spacciate per cure dal fantomatico risultato.
I limiti della 180, mettono in evidenza l'impossibilità di riformare in
senso democratico una disciplina che, come la psichiatria, democratica
non è e non potrà mai essere, data la sua incompatibilità con la
libertà umana, il diritto alla differenza e il suo essere
inevitabilmente asservita alle logiche del potere dominante che l'ha
inventata per annullare qualsiasi tipo di dissenso.

Si riportano qui di seguito, in maniera riassuntiva, gli aspetti più importanti delle due proposte di legge.

PROPOSTA DI LEGGE N° 174

D.S.M. (Distretto di Salute Mentale)

Si occupa della prevenzione e della cura delle malattie mentali e dipende dalla A.S.L. (Azienda Sanitaria Locale).
Il responsabile è uno psichiatra nominato dalla A.S.L. senza obbligo di consultare le associazioni dei familiari.

I D.S.M. comprendono:

C.S.M. (Centro di Salute Mentale)
(10 posti ogni 100000 abitanti).


Ha la responsabilità delle cure del paziente;
Svolge attività d'urgenza 24h /24;
Ha il compito di curare a domicilio, anche in caso di emergenza;
Prevede l'Ergoterapia (riabilitazione tramite il lavoro);
Prevede il day-hospital;
Organizza e controlla l'inserimento in altre strutture;
vVerifica periodicamente lo stato di salute del paziente.

S.R.A. (Struttura Residenziale con Assistenza Continuata)
(80 posti letto ogni 100000 abitanti)


Sono previsti 3 S.R.A per regione, suddivisi in 3 gruppi:
– giovani dai 14 anni in poi
– adulti
– anziani.
Si occupa di effettuare interventi non erogabili a domicilio o nei day-hospital;
Svolge attività ricreative.

OSPEDALI E CLINICHE UNIVERSITARIE

Gli ospedali e le cliniche universitarie possono avere un reparto psichiatrico.
Almeno un ospedale ogni 500000 ab. deve avere un Pronto Soccorso Psichiatrico.

T.S.O. (TRATTAMENTO SANITARIO OBBLIGATORIO)

T.S.O. D'URGENZA:

Deve essere convalidato da uno psichiatra;
Ha validità massima 72 ore, non è rinnovabile e può essere effettuato in caso di rifiuto delle cure ospedaliere.
Può essere richiesto da chiunque ne abbia interesse.

A DOMICILIO O AL C.S.M.:

Deve essere confermato da due psichiatri, di cui uno dipendente da una struttura pubblica.
Ha Durata massima di due mesi rinnovabile.
Nei reparti di psichiatria il T.S.O. può essere protratto solo a scopo
diagnostico e, dentro i reparti ospedalieri, non può essere protratto
oltre i 2 mesi.

PROPOSTA DI LEGGE N° 152

Le regioni provvedono alla chiusura o riconversione degli ospedali psichiatrici in C.S.M. o comunità riabilitative.
Nel caso in cui le strutture non possano essere riconvertite, dovranno
essere vendute al fine di ricavare i fondi per la realizzazione di
nuovi edifici.
Il personale già presente verrà integrato nelle nuove strutture

STRUTTURE

DIPARTIMENTI DI PSICHIATRIA
(1 ogni 100000-150000 abitanti)

Competenze:
Coordinamento e programmazione di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione per adulti;
Collaborazione e coordinamento con i servizi rivolti alla prevenzione,
diagnosi, terapia e riabilitazione dei disturbi psichiatrici
dell'infanzia, dell'adolescenza, delle patologie involutive cerebrali
psicogeriatriche, delle sindromi alcolcorrelate, delle patologie
connesse alla farmaco dipendenza e tossicodipendenza;
Consulenza ai familiari;
Consulenza sulle patologie non psichiatriche ma psicosomatiche;
Educazione sanitaria a insegnanti e studenti;
Formazione professionale;
Raccolta di informazioni e promozione delle metodologie di lavoro;
Controllo sul funzionamento delle strutture private psichiatriche convenzionate;
Verifica della esecuzione corretta dei T.S.O.

Personale amministrativo e ausiliare:

psichiatra;
psicologo;
assistente sociale;
infermiere professionale;
terapista della riabilitazione psichiatrica e occupazionale;
educatore professionale;
Si prevede inoltre la consulenza obbligatoria del Giudice Tutelare.

C.S.M.
(1 ogni 50000-75000 ab.)

Competenze:
Diagnosi, cura e riabilitazioni (ambulatoriale o domiciliare);
Visite specialistiche;
Consulenza e programmazioni delle terapie;
Educazione sanitaria e prevenzione;
Presa in carico del paziente tramite la convalida dei T.S.O.;
Servizio di informazione e assistenza psicologica ai familiari;
Fornisce informazioni al tutore e al medico
Assicura al paziente esami periodici a domicilio (con cadenza almeno trimestrale);
Svolge prestazioni di soccorso domiciliari.

SERVIZIO PSICHIATRICO DIAGNOSI E CURA
(1 posto letto ogni 10000 abitanti)

Sono i reparti ospedalieri in cui vengono ricoverati i pazienti sottoposti a trattamenti sanitari volontari o obbligatori

PRONTO SOCCORSO PSICHIATRICO

Negli ospedali con reparti psichiatrici provvede agli interventi a domicilio e a quelli richiesti dal pronto soccorso generale.

S.R.P. (Strutture Residenziali Psichiatriche)

Si occupa della riabilitazione psichiatrica e delle attività di risocializzazione.
Le S.R.P. comprendono:

Comunità protette residenziali per malati cronici.
(max.20 persone – 3 posti letto ogni 10000 ab.);

Casa Alloggio per pazienti parzialmente autosufficienti.
(da 2 a 5 posti letto ogni 10000 ab.)

Centri Diurni Psichiatrici, day-hospital che si occupano di terapie
intensive farmacologiche, terapie di gruppo e attività di tipo
occupazionale e formativo.
(1 posto letto ogni 75000 ab.)

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

Si occupa:
di prevenzione, cura e riabilitazione di patologie di natura psichiatrica degli adulti, dell'infanzia e dell'adolescenza;
di patologie involutive e cerebrali psicogeriatriche;
di sindromi alcoolcorrelate;
di patologie connesse a farmacodipendenza e tossicodipendenza;
di patologie psicosomatiche e di patologie non psichiatriche;
di consulenza e di educazione sanitaria sui temi di pertinenza psichiatrica del corpo insegnanti e degli studenti.

T.S.O.

T.S.O. D’URGENZA:

non supera le 72 ore e non è rinnovabile.
Viene effettuato perché il soggetto o "non essendo in grado di valutare
il proprio stato di salute" rifiuta il trattamento col "rischio di un
aggravamento del proprio stato".

T.S.O.

Ha una durata massima di 1 mese ed è prorogabile per un massimo di due volte;
Può essere richiesto dal medico di base, dalla guardia medica, da uno psichiatra o dal personale socio-sanitario del CSM.
Deve essere confermato da una equipe multidisciplinare del C.S.M.. Nel
caso si ritenga necessario è previsto l'intervento della forza pubblica.

ALCUNE CONSIDERAZIONI.

La psichiatria ha il vizio di non chiamare mai le cose con il loro nome, e queste proposte di legge ne sono un esempio.
Lo sfruttamento della manodopera del paziente psichiatrizzato viene
definita ERGOTERAPIA, tramite la quale il lavoro quasi a costo zero del
paziente, viene addirittura elevato a rango di vera e propria cura (
una sorta di "Arbeit macht Frei" di hitleriana memoria..).
Oltre a questo, al lavoratore non resta quasi nulla del suo fantomatico
EMOLUMENTO: ¾ di esso, infatti, sono destinati a pagare gli operatori e
le strutture di cui l'individuo fa parte, quindi la sua galera e i suoi
carcerieri, mentre solo ¼ è lasciato al fortunato lavoratore
"reinserito" socialmente!
I pazienti psichiatrici inoltre verranno iscritti alle liste di
collocamento per i portatori di handicap, cosa questa che fa riemergere
il concetto di cronicità della malattia. Ciò significa che tutti coloro
che hanno subito, anche solo una volta, un ricovero in psichiatria,
verranno considerati "malati di mente" per tutta la vita, portandosi
dietro tutte le conseguenze che questo comporta: venire definiti
incapaci come persone e, quindi, insensati in tutto quello che si dice
e che si fa.
Le proposte di legge presentano numerosi altri aspetti contraddittori.
Nonostante prevedano l'apertura di una enorme quantità di strutture
differenziate e diffuse capillarmente sul territorio, esse in realtà
incoraggiano con ogni mezzo le cure domiciliari.
In quest'ottica si inserisce l'iniziativa organizzata dall'A.S.L. di
Pisa, pubblicizzata da un opuscolo intitolato: "Una famiglia?
Impazzirei di gioia!". Si tratta di un simpatico libretto intriso di
pietismo cattolico della peggior specie ("un po' di affetto è meglio di
qualsiasi terapia"), con cui si invitano le famiglie ad adottare un
paziente psichiatrico in cambio di £2.500.000 al mese.
E tutto questo prima ancora che le leggi siano entrate in vigore!!!!
Quello che si vuole fare a Pisa è infatti già l'applicazione di quegli
articoli di entrambe le proposte di legge in cui si prevede
l'affidamento del presunto "malato".
Per risparmiare i soldi del servizio sanitario, le proposte di legge
riconoscono la possibilità che il paziente venga affidato a un tutore o
alla famiglia stessa, che verrà incoraggiata a tenersi i "malati" a
casa dietro pagamento di vari incentivi.
I malcapitati pazienti verranno così ricondotti all interno delle loro
famiglie, delle mura domestiche, in quei luoghi dove il più delle volte
si generano e si sviluppano i problemi e i conflitti che vengono fatti
passare come sintomi psichiatrici.
La psichiatria ha così la possibilità di ribadire che la pazzia non è
altro che un problema individuale, una malattia, che come un'influenza
o un raffreddore, colpisce gli individui indipendentemente dal contesto
sociale e relazionale in cui essi vivono.
La psichiatria non indaga mai la dimensione sociale delle persone,
quali e come sono i loro rapporti con gli altri, il loro lavoro, la
loro vita sentimentale. Così come la maggior parte delle scienze
mediche odierne, la psichiatria si limita a considerare l'individuo
come un organismo puramente biologico, completamente determinato dal
suo corredo genetico, e per nulla influenzato dal mondo in cui vive.
Ma se proviamo ad osservarlo un po' meglio, questo mondo con cui ogni
giorno siamo costretti a scontrarci, più che a confrontarci, forse le
cose sembrerebbero diverse.
Non è "pazzia" pagare per tutto, per mangiare, per non mangiare, per
divertirsi, per annoiarsi, per andare a scuola e persino per respirare?
Non è "schizofrenico" subordinare il diritto di cittadinanza al lavoro
salariato, in una società in cui il lavoro fisso non esiste più?
Ma tutto questo è NORMALE, mentre il "pazzo", il "folle", lo
"schizofrenico", lo "psicotico", è colui che non accetta tutto ciò
perché non abbastanza narcotizzato dai media o dalla dottrina cattolica
per farlo.

Le leggi del centro-destra non fanno altro che ribadire le linee
generali della 180, anche se a volte riescono a peggiorare una
situazione già di per sé drammatica.
La possibilità di sottoporre gli individui a T.S.O. è ora semplificata.
Le leggi non riconoscono più le 3 clausole per cui era possibile,
secondo la 180, sottoporre un individuo a ricovero coatto: pericolosità
per sé e per gli altri, rifiuto delle cure, incapacità di rendersi
conto del proprio stato di salute.
Tra queste, tra l'altro, la seconda è quella a cui da sempre chi porta
avanti la pratica antipsichiatrica si era appigliato per liberare le
persone dalle fitte maglie della psichiatria.
Oltre a ciò scompare la firma del sindaco che, se pur formalmente, manteneva un minimo di garanzia all'individuo.
A conti fatti, la psichiatria esce completamente incolume da questa
ennesima riforma che riconferma pieni poteri agli psichiatri e dignità
di scienza a una disciplina che ha più a che fare con la magia che con
la medicina.

La psichiatria è una delle più efficaci forme di controllo sociale, di cui il potere si avvale.
Gli psicofarmaci sono come camicie di forza, così efficaci da agire
direttamente all'interno del cervello e del corpo e da impedire di
vedere e vivere le contraddizioni.
I farmaci avvelenano giorno dopo giorno gli individui e sopiscono ogni
istinto vitale, primo fra tutti la forza di volontà. Sono compatibili,
anzi utili e funzionali al sistema, che mira a riassorbire la
contraddizione fissando il soggetto nel ruolo di malato, piuttosto che
lasciare libera una persona di esprimersi al di fuori dei codici
comportamentali.
Come sono in costruzione nuove carceri , lo sono anche nuovi manicomi,
l'altra istituzione totale, tramite la quale la psichiatria esprime al
meglio il suo carattere violento e repressivo.
Il pensiero psichiatrico si nutre giorno dopo giorno del pregiudizio
esistente intorno alla "malattia mentale", alla diversità, alla unicità.
Se non rispetti la legge, sei un criminale da incarcerare, se non ti uniformi sei diverso, folle, da isolare.
Dentro questa gabbia, tempi e luoghi per vivere sono già stabiliti: è
contemplata l'ipotesi che l'individuo possa provare dolore, o qualsiasi
altro tipo di emozione, ma non gli viene riconosciuto il diritto a
esprimere e gestire se stesso come meglio crede.

Chi stabilisce il criterio di normalità?

Chi scrive ciò che è lecito fare o non fare?

Nessuna istituzione e nessun individuo ha il diritto di decidere sulla vita di un altro.

NE' MANICOMI – NE' GALERE!

Collettivo Antipsichiatrico Violetta Van Gogh

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Bibliografia e filmografia

Bibliografia 

  • G. Antonucci- Critica al giudizio psichiatrico- sensibili alle Foglie.
  • R. Cestari- L'inganno psichiatrico- Sensibili alle Foglie.
  • G. Bucalo- Dietro ogni scemo c'e' un villaggio- Sicilia Punto L.
  • G. Bucalo- Sentire le voci, guida all'ascolto- Sicilia Punto L.
  • G. Bucalo- La malattia mentale non esiste- Nautilus.
  • Telefono Viola di Milano- Effetti collaterali- Nautilus.
  • Tomas Szasz- Il mito della malattia mentale- Feltrinelli.
  • L. Freddi- L'altra follia- Feltrinelli.
  • D. Cooper- Il linguaggio della follia- Feltrinelli.
  • E. Goffman- Asylum- Einaudi.
  • G. Bucalo- Dizionario Antipsichiatrico- Sicilia Punto L.
  • G. Bucalo- Malati di niente- Shake.
  • M. Foucault- Sorvegliare e punire- Einaudi.
  • G. Antonucci- I pregiudizi e la conoscenza. Critica alla psichiatria.
  • R.D. Laing- La politica dell'esperienza.
  • D. Cooper- Psichiatria e Antipsichiatria.
  • C.Gazzola, L.Siddi- Il desiderio, il controllo, l'eresia.- Ed. La fiaccola
  • T.Szasz- I manipolatori della pazzia.- Ed. Feltrinelli
  • G.Gamna- Una rivolta in manicomio.- Ed. Seb 27
  • A cura di F.Basaglia- Che cosa e' la psichiatria? – Ed Einaudi
  • V.Porfito – Storie di vento e di follia.(poesie) – Ed. Fuori binario libri

 

Filmografia

  • K. Reisz- Morgan matto da legare.
  • S. Fuller- Il corridoio della paura.
  • K. Loach- Family life.
  • M. Bellocchio- Matti da slegare.
  • M. Forman- Qualcuno volo' sul nido del cuculo.
  • W. Herzog- Wojzek.
  • G. Clifford- Frances.
  • J. Mangold- Ragazze interrotte
  • L. Von Trier- Idioti
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Cosmofarm

volantino distribuito in occasione del convegno delle multinazionali spacciatrici di farmaci

IL CAPITALE CI CURA PER SFRUTTARCI.
Ci troviamo a Bologna -che ha la sventura di ospitare il convegno delle
maggiori multinazionali farmaceutiche-per dire BASTA al loro sporco
commercio sulle nostre menti. Chi come noi vuole oggi attualizzare una
battaglia antipsichiatrica non puo' non misurarsi con il dilagare della
CULTURA DELLO PSICOFARMACO: ce ne son di tutti i tipi per ogni
occasione e per ogni fascia d'eta', dai problemi d'apprendimento del
bambino, alle crisi amorose e familiari dell' adolescenza fino al
magico mondo del lavoro dove i ritmi sempre crescenti e le garanzie
sempre minori rendono gli psicofarmaci il partner quotidiano di schiere
di lavoratori sfruttati, demotivati e secondo le diagnosi, malati. Lo
psicofarmaco sembra cosi' diventare necessario nell' affrontare la
misera quotidianita' e nello stesso tempo per non uscire dai binari
della "normalita'" fatta di obbedienza. si svela cosi' LA SOLA VERA
FUNZIONE DELLO PSICOFARMACO: QUELLA DI CONTROLLO.

L'uso strumentale che il potere ha fatto della pur condivisibile
legge 180 (legge Basaglia del '78) sulla chiusura dei manicomi, ha
fatto credere che la non-segregazione dei soggetti ne potesse
significare di per se' la liberazione dallo stigma della malattia
mentale; in realta' le cose non sono cambiate affatto: le strutture
segregative esistono ancora: gli OPDC (ospedali psichiatrici di
diagnosi e cura) con i loro satelliti; TSO (trattamento sanitario
obbligatorio) e elettroshock, le strutture di assistenza pubblica
vengono dimesse liberando spazi di profitto per i privati, il
cosiddetto no profit paradiso delle cooperative, su tutto questo cresce
l'uso capillare del farmaco che in assenza di alternative consente di
contenere il disagio tra le mura domestiche rendendolo compatibile sia
con la morte dello stato sociale e dei diritti che esso avrebbe dovuto
garantire, compreso quello alla salute, sia con la mai messa in
discussione dell' autorità psichiatrica che oggi, non meno di ieri,
demarca con scientifica arroganza il confine tra normalita' e malattia.

Altro potente motore di diffusione dello psicofarmaco, e' di certo
l'industria farmaceutica, gemella della psichiatria, con la quale
inventa nuovi rimedi per sempre nuovi disturbi, e viceversa.
Addirittura il ministro Veronesi dice di voler "rivedere" il sistema dei ticket sui farmaci di nuova generazione (come gli
antipsicotici atipici, che hanno "provata efficacia e minori effetti collaterali") siano accessibili a tutti. La
preoccupazione non e' quella di dare una casa o di trasmettere
cultura, ma di dare PSICOFARMACI GRATIS (che vengono cosi' equiparati
a farmaci salvavita!). Siamo per l'ennesima volta cavie: un topo, un
coniglio, un bambino, che dignita' hanno? L'importante e' ragionare in
termini di profitto e funzionalita' sociale, subire una cultura in
cui chi non si uniforma ai comportamenti dettati dalla societa' e' da<br />
considerarsi malato.

Non esiste e non esistera' mai una scienza del comportamento!!

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Stop_elettroshock

…distribuito all'iniziativa contro Cassano a Pisa…

Nel nuovo millennio -quando tutti parlano di progresso- continua
ad insediarsi un vecchio fantasma, la malattia mentale e con essa la
pseudo soluzione dell'elettroshock.

Non bastava l'autorita' tutta
Toscana "del nostro mito" Gianbattista Cassano. Ad aumentare il potere
di questo individuo ci ha pensato la Bindi con la sua circolare del
2/12/1996 che prevede la reintroduzione di questa pratica nei casi di
depressione, schizofrenia, catatonia, sindrome maligna da neurolettici
(per confermare quanto anch'essi siano utili!!!!!), gravi disturbi
mentali in corso di gravidanza e psicosi puerperali ecc. ecc…quando
la "terapia" farmacologica è inefficace.

chi lo ha inventato:

II "genio", colui che ha avuto questa
trovata e' Cerletti, che, dopo accurate ricerche sui maiali (nei
mattatoi di Roma), decide di utilizzarlo sull'uomo come "rimedio" alla
pazzia (1938, leggi razziali).

in cosa consiste l'elettroshock:

Consiste nel far passare tra due elettrodi, posti alla base del
cervello, una corrente elettrica alternata con un
voltaggio da 180 a 460 Volts. Questo passaggio di corrente
stravolge almeno momentaneamente (e chissa' cosa succede dopo…)
l'equilibrio
cerebrale, si perde conoscenza e si hanno delle convulsioni. Poichè la
scarica provoca perdite di memoria e' possibile che il "paziente" si senta un po' meglio subito dopo.
Se infatti tu dimentichi i motivi della tua tristezza sei
meno triste.

Perche' torna d moda:

Essendo considerato un intervento chirurgico chi lo pratica ovviamente ci guadagna bene.
Non importa se chi lo subisce non ha il diritto di scegliere se dare il proprio
consenso; che valore ha il consenso di chi e' considerato incapace di intendere
e di volere? L'elettroshock e' stato ed e' usato con persistenti e sistematici abusi,
dietro una parvenza di scienza, per ridurre chi e' scomodo ad un vegetale.

CASSANO E' UN ASSASSINO: DOBBIAMO FARLO SMETTERE! NO ALL'ELETTROSHOCK, NO AGLI
PSICOFARMACI, NO AI TSO E AD UN QUALSIASI APPROCCIO PSICHIATRICO FRA LE PERSONE.

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I nuovi antipsicotici

intervento di disturbo al convegno sui nuovi farmaci

NUOVI ANTIPSICOTICI: DALLO SPACCIO INTERNAZIONALE ALLA TORTURA CLINICA

A cosa serve una tavola rotonda a cui partecipano l'Università di
Firenze, l'Azienda ospedaliera di Careggi, le A.S.L di
Firenze e Prato, e i dirigenti della multinazionale
farmaceutica ELi LILLY, nota soprattutto per l'invenzione del PROZAC,
meglio conosciuto
come "Pillola della Felicità"? Continue reading

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Roba da pazzi

Volantino sul Ritanil, distribuito all'uscita delle scuole

Roba da Pazzi

Prima
di dimettersi il Ministro della Sanita' Veronesi ha concesso il
permesso per la distribuzione e l'utilizzo del Ritanil anche in Italia.

Cos'e' il RITANIL? Cos'e' l' A.D.H.D. ?

A.D.H.D.
e' la sigla che sta ad indicare la ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVITY
DISORDER ovvero DISTURBO dell' ATTENZIONE e IPERATTIVITA'. La
psichiatria americana che non ha mai smesso di renderci partecipi dei
suoi "meravigliosi ritrovati e rimedi" ha preteso questa volta di
mettere in relazione due variabili del comportamento infantile quali
l'attivita' e l'attenzione.Secondo questi dottoroni della mente
l'iperattivita' dei bambini costituisce un grave ostacolo al
mantenimento dell'attenzione e all'apprendimento ed e' da considerare e
curare, al pari di ogni altro "disturbo del comportamento", con l'uso
di psicofarmaci nello specifico con il RITANIL. una "smart drug" (una
delle tantissime "droghe ganze" raccomandate come stimolanti nei
periodi di stress da lavoro, da studio, ecc… e vendute senza
prescrizione medica in farmacia) ha in realta' come componente base il
METILFENIDATO, sostanza simile alle ANFETAMINE che stimolano il sitema
nervoso centrale; inoltre coloro che tanto lo sponsorizzano non hanno
ancora compreso come uno stimolante possa avere effetti calmanti.
                                        
 
II RITANIL viene prodotto dall'arcinota Multinazionale multimiliardaria
NOVARTIS gruppo egemone nel ramo farmaceutico e non solo a cui ha fatto
la corte lo stesso Dipartimento del Farmaco del Ministero della Sanita'
a riprova della funzione di sostegno e favoreggiamento che le
istituzioni svolgono nei confronti dei capitali privati.

Possiamo stare tranquilli !

Ci saranno farmaci per ogni occasione, per ogni fascia d'eta', per
regolare ogni stato d'animo. Si inizia da piccoli a
familiarizzare con lo psicofarmaco; basta poco: «non si
corre per i corridoi», «non parlare, scrivi», « stai seduta composta »
; si prosegue
alle "scuole alte" « studia o sarai un disoccupato », « impeganti o ti troverai sempre
male nella vita», « i tuoi genitori vogliono dei risultati », per finire nel magico
mondo del lavoro dove i ritmi sempre crescenti e le garanzie sempre minori rendono gli
psicofarmaci il partner quotidiano di schiere di lavoratori e
lavoratrici sfruttati/e, demotivati/e e, secondo le
diagnosi malati/e.

Siamo per l'ennesima volta cavie: un topolino, un coniglio, un bambino che dignita'
hanno? L'importante e' ragionare in termini di profitto e funzionalita' sociale, subire
una cultura in cui chi non si uniforma ai comportamenti dettati dalla
societa' e' da considerarsi malato.
La scuola la vediamo drammaticamente protagonista in questo processo di
PSICHIATRIZZAZIONE della VITA QUOTIDIANA: le classi vengono accorpate aumentando il
numero di alunni e riducendo i posti di lavoro, la nuova riforma sottrae finanziamenti
alla didattica ed apre agli investimenti privati, lo stato dice di non avere soldi per
le attivita' mentre spende miliardi nell'acquistare Ritanii e altre porcherie, anche
agli insegnanti si tenta in ogni modo di far assumere funzioni di controllo e
disciplinamento nei confronti dei loro studenti rendendo il loro compito sempre piu'
simile a quello di un secondino e gli studenti sempre piu' simili a degli idioti passivi
e docili amanti della normalita'.

Non esiste e non esisterà' mai una scienza del comportamento !!!

Mamme aprite gli occhi. Bambini chiudete le bocche !!!

Gruppo Antipsichiatrico Violetta VanGogh

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Riprendiamoci le case e il diritto ad abitare il nostro cervello!

Volantino di collaborazione tra il Collettivo e Omme (sportello studentesco sul problema casa a Firenze

RIPRENDIAMOCI LE CASE E IL DIRITTO AD ABITARE IL NOSTRO CERVELLO!

Vi
starete chiedendo che cosa c'entrano le case con i cervelli e le anime,
cosa lega il bisogno di una casa con i movimenti di stanchezza del
nostro sistema nervoso, cosa hanno in comune uno sportello per il
diritto alla casa e un collettivo di controinformazione sugli usi e gli
abusi psichiatrici. Continue reading

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